Bad Day, il nuovo singolo di Tancredi Caradonna
In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “Bad Day”, Tancre, nome d’arte di Tancredi Caradonna, si è aperto con l’intento di diffondere un po’ la sua “bella confusione”. Chiamata cosi da lui stesso, che diventa “organizzata”, quando si fa trasportare ed entra in contatto con la musica. Un giovane ragazzo può essere in grado di rappresentare se stesso attraverso la musica? Ascoltando le sue canzoni: sì. Classe 2006, Tancredi, è affascinato dall’arte musicale nella sua interezza. Partendo dal primo Vasco fino ad arrivare ai tempi nostri con Chiello, passando da Amy Winehouse e Lil Peep. Basa il suo repertorio musicale su un mix di stili e culture varie che formano un musicista completo, senza pregiudizi. Comincia a produrre all’età di 13 anni, lasciando esplodere il suo talento all’interno del contesto salemitano. Ma è il canto la sua vera passione, infatti vocalizza le sue passioni sin da quando ha memoria. Lo scrivere mentre è una cosa che è arrivata dopo, quando diventa più maturo. Nei suoi testi, come dice lo stesso, effettua delle premonizioni sul suo futuro, su qualcosa che gli accadrà. Il pezzo “Bad Day”, che secondo l’artista è il più completo dei suoi, nasce per caso e in modo molto semplice attraverso due accordi di chitarra. Questa è anche la chiave del pezzo, cioè quella di fregarsene di tutto e fare da soli. Cominciare a correre e non solo andare avanti senza una metà precisa. Il primo pezzo in cui è accompagnato da un produttore importante, come il palermitano Spenish, che tra gli altri ha prodotto gente del calibro di Noyz Narcos. Un po’ spaventato dal contesto che lo perseguita, impaurito dalla possibilità di rimanere qui fermo in una realtà che forse è più piccola di lui, va avanti a testa alta ed è pronto a prendersi tutto. Alla domanda su quale fosse il suo verso preferito, ha risposto: “Avevano ragione i miei professori e le mie ex a dire che sono solo un inconcludente”. Prova ultima del suo essere ancora affamato e pieno di ambizioni.
Salvatore Vultaggio